Abbiamo riflettuto se fosse il caso di mostrare il grido del naufragio, il dolore e la disperazione. Abbiamo deciso di rendere pubblico quello che accade in quel tratto di mare perché i nostri occhi non siano i soli a vedere e perché si ponga fine a tutto questo subito”, scrive l’Ong Open Arms sul suo profilo Twitter condividendo il video delle urla disperate di una madre che ha perso il suo bambino durante il naufragio.
Abbiamo riflettuto se fosse il caso di mostrare il grido del naufragio, il dolore e la disperazione.
Abbiamo deciso di rendere pubblico quello che accade in quel tratto di mare perché i nostri occhi non siano i soli a vedere e perché si ponga fine a tutto questo subito. #Joseph pic.twitter.com/exny2hYi8q— Open Arms IT (@openarms_it) November 12, 2020
Assieme a Joseph, questo il nome del bambino di appena sei mesi, sono venute a mancare altre 5 persone. Il gommone soccorso dalla Ong spagnola era stato individuato a 30 miglia a Nord di Sabratha, con a bordo un centinaio di persone.
“Ci auguriamo che dopo questa ennesima tragedia qualcosa cambi. In questi ultimi due giorni le segnalazioni di imbarcazioni in difficoltà sono state continue e la Open Arms si è trovata a dover prestare assistenza da sola, essendo l’unica rimasta a operare nel Mediterraneo dopo che tutti gli assetti umanitari sono stati fermati con pretesti amministrativi”, commenta Open Arms.
Anche questo naufragio avviene davanti ai nostri occhi.