La Camera ha finalmente approvato, con scrutinio segreto chiesto da Fratelli d’Italia, la legge per il contrasto all’omotransfobia, misoginia e violenza contro disabili. I sì sono stati 265, i no 193, gli astenuti 1. Alla votazione è seguito un lungo applauso della maggioranza. Il testo ora dovrà passare anche in Senato.
Il ddl Zan, che va a toccare gli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, prevede:
-reclusione fino 18 mesi o multa fino a 6.000 euro per chi istiga a commettere o commette atti di discriminazione fondati “sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità”;
-carcere da 6 mesi a 4 anni per chi istiga a commettere o commette violenza per motivi analoghi e stessa pena per chi per chi partecipa o aiuta organizzazioni aventi tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per gli stessi motivi;
-aggravante per chi commette un reato con finalità di discriminazione o odio;
-istituzione il 17 maggio della giornata nazionale contro l’omofobia;
-inserimento nelle offerte formative delle scuole di qualsiasi ordine e grado di un programma di sensibilizzazione;
-4 milioni di euro l’anno per la creazione di centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere.
Nel testo è presente anche una sorta di clausula salva idee che dice: “Sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti”.