Da Palermo a Milano, da Firenze a Milano. Dal centro alle periferie. Dalle città metropolitane ai paesi. A distanza di un mese dal referendum del 20 e 21 settembre non si ferma la campagna contro il deficit democratico della Federazione dei Giovani Socialisti.
Mentre gli ormai ex circoli “Nostra” di Jacopo Ricci vanno prendendo altre strade e il dibattito sembra essersi dimenticato dell’esito drammatico del referendum che ha legittimato il taglio della rappresentanza per un terzo della popolazione italiana, i giovani socialisti italiani non si sono dati per vinti e continuano la loro campagna contro la crisi della democrazia.
“Chi ha votato si è già morto. Chi ha votato no cambierà il mondo”. Questo è il testo di un adesivo comparso in questi giorni in tutto il paese. La campagna socialista di sensibilizzazione , secondo le dichiarazioni interne, mira ad essere una risposta alle recenti esternazioni del ministro Di Maio.
L’adesivo è dotato di QR code che rimanda ad un documento politico della federazione che invita i giovani alla “ribellione” politica.
Appena iniziata la campagna e appena uscita la prima notizia su l’Avanti! Online, tuttavia, non sono mancate le critiche: sconcerto e sgomento manifestato sui social, con molti lettori della testata socialista che criticano l’iniziativa. Filomeno Centanni commenta: “Ma che stupidata […] questo atteggiamento manicheo non è nella cultura socialista”. Matteo Romagna, invece, sottolinea il pessimo gusto dell’evocazione della morte mentre l’Italia e il mondo è alle prese coi morti per covid. Bruno Mezzalira, invece, invita a togliere gli adesivi dalle città.
In “difesa” di questi ragazzi si è invece schierato Roberto Sajeva, direttore editoriale di Mondoperaio, con commenti e repliche sagaci, pungenti e puntuali rivolti ai critici. Una campagna destinata a far parlare, insomma, che desta sgomento e ha anche ricevuto plausi.
Interessante mala campagna a cosa mira? La frase è un po’ forte ma ci sta periamo che cambino un po’ di robe e la gente si svegli. Coi populisti i razzisti e i piddini non si può ragionare e già e raro trovare un comunista che ragiona ma almeno i comunisti sono anche un po socialisti incompiuti